Condanne a morte per droga: basta fondi ONU
Le Nazioni unite dovrebbero congelare immediatamente l'assistenza anti-droga al Vietnam, dopo che il Paese ha condannato a morte 30 persone per accuse legate a stupefacenti. È l'appello di tre gruppi impegnati per l'abolizione della pena capitale nel mondo, Harm Reduction International, Reprieve e World Coalition Against the Death Penalty. La loro petizione chiede all'Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine che i finanziamenti al Vietnam siano sospesi.
I fondi, affermano gli attivisti, potrebbero spingere il Paese a decidere altre esecuzioni legate alle droghe. "Le nostre organizzazioni hanno, per molti anni, sollevato preoccupazioni sull'assistenza Onu ai Paesi che continuano ad applicare la pena di morte per accuse di droga", si legge nella lettera inviata al coordinatore Onu in Vietnam e al manager locale dell'Agenzia contro le droghe.
Lo scorso mese in Vietnam 30 persone sono state condannate alla pena capitale per traffico di eroina, il numero più alto in un singolo processo nella storia del Paese. Nel braccio della morte ci sono circa 700 persone, molte delle quali a causa di processi per droga. Lo scorso anno le nazioni europee hanno smesso di finanziare i programmi anti-droga in Iran attraverso l'Onu, a causa dell'esecuzione di sospetti nel Paese.
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